sabato 13 agosto 2022

Campo di padel sotto sequestro

Aggiornamento.

Il campo di padel installato sul Prato del Roccolo, nella zona dell'autodromo, nel Parco, è sotto sequestro. 

La presenza di questa struttura era stata segnalata da noi del Comitato Parco una settimana fa. L'intervento della Procura della Repubblica è datato 12 agosto cioè ieri. Non conosciamo altri dettagli della vicenda.

Le foto (penose) mostrano i cartelli.







 

giovedì 11 agosto 2022

Da Monza Più anzi Meno a Fuori Gp ovvero 160mila euro 160

 

Da Monza Più anzi Meno a Fuori Gp ovvero 160mila euro 160

Il grande – lui sì – e mai a sufficienza rimpianto Peppino Motta l’aveva ribattezzata Monza Meno. Monza Più: la manifestazione che per anni ha accompagnato il gran premio, nel vano e velleitario tentativo di “portare la gara per le vie di Monza” e di “farne una occasione di promozione del nostro territorio”. Lustri e lustri di magri risultati anzi di fallimenti. Non occorre una analisi di (invero bassa) antropologia per capire i motivi. Per gli indigeni, vedere qualche esposizione di automobili in centro – neanche fossimo una capitale dell’industria automobilistica – o assistere a qualche esibizione estemporanea per le piazze cittadine è poco attrattivo, visto che il fulcro dell’attenzione è fissato per tanti sull’evento motoristico. Di più: in quei giorni, non pochi monzesi disertano il centro storico perché “c’è troppa ressa”. Ancora meno può essere attirato da iniziative volte a far conoscere i nostri monumenti chi viene da fuori. Mica per insensibilità verso la cultura ma per, comprensibile e sacrosanto, desiderio di raggiungere quanto prima il circuito.

Non occorre dunque essere geni della politica ovvero della amministrazione pubblica per capire che Monza Più hinn danee traa in dal Lambar, per dirla in vernacolo. Insomma, meglio lasciar perdere. Invece, in ossequio a topos trito e ritrito, la nostra politica locale cambia mica indirizzi ma muta semplicemente nome al baraccone. Da Monza Più – o Meno, per dirla col summenzionato Peppino – a Fuori GP. Il quadro che ne risulta è invero ancora più desolante. Non basta: complice pro parte anche il Covid, i bandi per aggiudicarsi la realizzazione del Fuori Gp, lo scorso anno, vanno deserti. L’assessore alla partita, Longo, salva in extremis il tutto. Il Fuori Gp è confermato. Inutile aggiungere che il giochino ha dei costi per la comunità. Decine di migliaia di euro.

Passa un anno e cambia anche la giunta. Dovrebbe cambiare anche “il ritmo” almeno stando alla compagine uscita vincitrice dalle urne. Sarà. Ma lo spartito rimane il medesimo. Al bando per il 2022 si presenta nessuno. La neo-assessora Bettin risolve la questione con affidamento diretto. Le cifre coinvolte: mica poco, 160mila euro, come riporta Il Giorno del 9 agosto. Dice: si tratta di disposizioni già in essere, volute dalla giunta precedente. Sarà. Il problema è che la neo-assessora si pavoneggia sugli organi di stampa. Con vocabolario che ricalca quello di longhiana memoria. Con timide variazioni sul tema: “giovani”, “in tutte le piazze”, “arte”, “cultura”. Manca solo il sempiterno “sostenibilità”. Ma, state sicuri, il termine farà capolino i prossimi anni. Eh sì, perché, mica paga, la signora Bettin promette per le prossime edizioni di “ampliare… perché il Fuori GP deve essere una festa di tutta la città”. Non male per una esponente di una lista “ambientalista”. Pare di sentire un Allevi o il povero – pace all’anima sua – Moltifiori, sindaci (ahinoi) dichiaratamente ed onestamente (e legittimamente) autodromisti.

Nel bailamme della organizzazione, tra un palco da montare ed una transenna da mettere in posto, finisce che la Bettin, incidentalmente anche assessora al Parco, si dimentica di quanto avviene nel cosiddetto polmone verde monzese. C’entra niente con Fuori GP, ma nell’area del Roccolo è spuntato un campo di padel, del quale nessuno – a quanto sembra – sa niente. “Struttura che interessa a tanti enti, anche all’autodromo”, scappa alla signora. Già, moriremo autodromisti, (Monza) Più o Meno.






domenica 7 agosto 2022

Un airone notturno anzi due

7 agosto 2022  ore 1,30 circa

Quasi in diretta. 1.30 di notte. Mentre parte qualche goccia di pioggia, due nitticore fan sentire il proprio verso sopra San Biagio. Botta e risposta, più o meno.
La Nitticora è un piccolo airone dalle abitudini notturne. Carino sentirne il richiamo. Meno carino non avere pronti registratore e microfono.





sabato 6 agosto 2022

Quello strano campo di padel nella zona del Roccolo

 Il 2 agosto arriva la segnalazione da un nostro seguace. Uno strano e poco chiaro cantiere nella zona del Roccolo.
Oggi, le verifiche del caso. 
Campo di padel. 

La struttura si compone in realtà di due campi. 
Il tutto poggia su un basamento di cemento: circa 20 x 20 metri. 
I sostegni del basamento in cemento si appoggiano a loro volta su ghiaia. 

Come Comitato Parco, faremo le verifiche del caso. Verificheremo eventuali autorizzazioni.















La rassegna fotografica permette di cogliere alcuni dettagli.

Matteo Barattieri




venerdì 1 luglio 2022

note di cronaca purtroppo non gradevoli

 incendio: 28 giugno 2022

su Monza Today

ANSA





in realtà, ha colpito l'altra ala del complesso e non la zona delle biblioteca


un brutto fatto: un tentato stupro
sempre il 28 giugno













In cronaca nera

 Il Parco in cronaca nera

Il recente episodio di cronaca nera che ha avuto per scenario il nostro Parco fa discutere e riflettere su un argomento di sicura importanza. La sicurezza: problematica molto in voga, anche se, direi, non poco enfatizzata, detto in ogni caso nel più totale rispetto per chi è vittima di reati. E' il Parco di Monza luogo sicuro? Direi di sì, stando soprattutto ai dati. Gli episodi di cronaca nera all'interno del perimetro della mura sono davvero pochi. Se andiamo poi a cercare qualche numero su quello che possiamo considerare come il reato più grave, ovvero l'omicidio, abbiamo solo un caso negli ultimi 40-50 anni. Si trattò di un delitto passionale che ebbe per scenario uno dei parcheggi del Parco.
Ma veniamo al problema citato. Se il Parco è luogo sicuro, ciò non significa che si debba sottovalutare la questione. Come fare? In primo luogo, mi sembra assurdo farne una responsabilità di associazioni - ci metto anche noi del Comitato Parco - che non hanno competenze nel merito e che si battono per un recupero di uno dei nostri più importanti tesori. Allo stesso modo, il Consorzio non ha propriamente tra i suoi compiti la gestione di problematiche che spettano, appunto alle forze dell'ordine. Sicuramente, si dovrebbe spingere per avere a disposizione una pattuglia (vuoi della Locale vuoi dei Carabinieri) in servizio sulle strade del Parco. Esisterebbe un distaccamento dei Carabinieri, ma si tratta di un corpo di rappresentanza (a cavallo): una integrazione dei loro compiti volta a farne presidio contro delitti e affini non sarebbe male. Già, in parte, capita che lo facciano.
Esiste poi un altro aspetto, in tema di sicurezza, che non va dimenticato e che è più nelle corde del Consorzio gestore. Si tratta della piena riqualificazione di tutto il complesso. Un luogo degradato diviene più facilmente sede di comportamenti oltre la legge. Lo sanno bene a Central Park, dove il controllo poliziesco sulla criminalità venne affiancato da un serio e completo lavoro di recupero dell'intero complesso. Come Comitato per il Parco, abbiamo avuto modo, anni fa, di portare qui a Monza proprio Tim Marshall, architetto responsabile del progetto di recupero del parco newyorchese. Parco che se la vedeva male, visto che nei tempi bui si registrava da quelle parti un omicidio al giorno. Tim ci ha raccontato dell'intero processo di recupero di Central Park: sottolineando come la riqualificazione abbia giocato un ruolo decisivo nel rendere tutto il sito luogo gradevole e meta adatta a trascorrere qualche ora serena.
In un percorso di recupero del nostro Parco, l'organizzazione di grandi eventi, leggi concerti da 100mila persone, risulta scelta poco azzeccata. Da qui la richiesta, come associazioni, di spostare la sede del concerto sul paddock, che si trova a poche decine di metri dalla Gerascia, prato che ha ancora bisogno di significative operazioni di recupero dopo i disastri legati ai vari Ligabue e compagnia, appunto, cantante.