mercoledì 25 dicembre 2019

E la Roggia Pelucca è di nuovo in azione

24 dicembre 2019

E rieccola, la Roggia Pelucca.
Le piogge dei giorni scorsi hanno riattivato il Fontanile.

Lo storico corso d'acqua è da tempo inattivo. Traeva la sua alimentazione da un Fontanile, sito all'interno dell'area data in concessione al golf. Il nome - Pelucca - deriva da una località a Sesto San Giovanni, che fu punto di arrivo del ramo principale della Roggia. L'abbandono di decenni ha comportato, da tanti anni, il prosciugamento del sistema di acque.
Il tracciato è comunque ancora perfettamente conservato nel Parco.







A partire dagli anni '90, tuttavia, la Roggia riesce a dare ancora segnali di vita. Quando piove in modo intenso e per periodi prolungati, la falda acquifera sotterranea si ricarica e riesce a rifornire la nostra Pelucca.

Per noi appassionati di Parco, è quasi un imperativo andare a controllare, ogni volta, fin dove arriva l'acqua.
In questa foto, il punto di arrivo delle acque, ieri 24 dicembre 2019.




La cartina mostra il punto.



Passi successivi? Saremo pronti a seguire il progressivo ritiro del fluido.


Non è tutto.
Ormai regolarmente, sul prato vicino alla Roggia, si forma una piccola pozza, quando le piogge sono abbastanza consistenti. Il prato bagnato: un gioiello per il naturalista, che si trova, in pieno Parco, a sognare di lande lontane dove acquitrini e erbe più o meno parzialmente sommerse dominano l'orizzonte.

La mappa sottostante mostra l'ubicazione della pozza, oltre al punto di arrivo della Pelucca. Sempre il 24 dicembre.






Il 25 dicembre, un controllo delle acque ha mostrato la presenza di qualche forma di vita animale: larve di chironomidi. I chironomidi sono insetti affini a mosche e zanzare.


Matteo Barattieri

giovedì 5 dicembre 2019

Serata Gianni Brera: un grazie a tutti

Serata Gianni Brera: un grazie a tutti

"Quando fate la prossima?", hanno chiesto in tanti alla fine della serata, ieri 4 dicembre 2019. Successo di critica e pubblico, come si dice. E ci ha fatto piacere.
Ci hanno fatto piacere, sì, l'interesse e la partecipazione di chi è venuto a celebrare il centenario della nascita del Gioann Brera. Li ringrazio tutti.

E un grazie va ai miei compagni di viaggio per una sera. A Marco Pirola e Carlo Gaeta per le note su Brera e le interessanti e divertenti divagazioni sul mestiere del giornalista. A Renato Ornaghi per le sue versioni in dialetto di brani beatlesiani. A Michele Fierro per averci prestato la sua voce per le letture di brani breriani.
E un grazie speciale e di cuore va all'Eugenio Galbiati, per la squisita cortesia ed ospitalità.

E un grazie, va da sé, al Gioann Brera, per me e per tanti maestro inarrivabile.

Matteo Barattieri