venerdì 13 maggio 2022

Le mani nel torbido ovvero cala il sipario sui nostri rospi

Chi mi conosce sa che, crapone come pochi, difficilmente mollo la presa. La lunga campagna pro rospi può essere efficace esempio. Ma esistono momenti e situazioni in cui siamo costretti a lasciare l'agone. Giovedì 12 maggio mi chiama il sempre bravo Mario Maino: la pozza è asciutta. E nessuna traccia di girini.

Ormai, conveniamo, siamo ai confini dell'accanimento terapeutico. Possiamo mica pretendere che il Consorzio porti acqua alla pozza ad ogni piè sospinto. Più di tutto poté la siccità. E, confessiamo, qualche imperizia nei lavori di sistemazione della nostra pozza. 

In una prima fase, 1 maggio, abbiamo avuto la nascita di qualche embrione: il tutto si era fermato a quello stadio. Questa settimana, il caldo ha bloccato qualsivoglia stadio successivo alla deposizione delle uova.

Una annata sfortunata, insomma. Nelle difficoltà, è fondamentale mettere in cantiere da subito adeguate reazioni. Il nostro piccolo gruppo di volontari sta già preparando la prossima campagna.

Le foto che seguono sono del citato Mario Maino. Un ringraziamento va a tutti quelli che han dato il loro contributo. Tra gli altri, la azienda Colosio, sempre pronta a portare acqua alla pozza. Ringraziamo anche il Consorzio Parco e Villa Reale che non ha mai fatto mancare il proprio appoggio, anche concreto.

L'appuntamento è per i prossimi mesi.


Quel che resta della pozza.


La zona scavata dal passaggio del trattore.

Ancora la nostra pozza.


E ci sono sempre i minus habens che lasciano in giro i cani. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se nella pozza ci fossero stati i girini.


Matteo Barattieri


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