martedì 8 dicembre 2009

La danza del codibugnolo

E' spesso arduo, quando il lavoro chiama, tenere aggiornato questo blog. Per fortuna, qualche amico nostro e del parco ci da una mano. E' ancora una volta Edo a venirci in soccorso con qualche annotazione sul codibugnolo. Uccello simpatico e leggiadro, ha tra l'altro il merito e l'onore di chiudere un capolavoro della letteratura italiana quale "Il barone rampante" di Italo Calvino.
La parola a Edo.

La danza del codibugnolo
Mi è capitato più volte, in diversi luoghi del parco, di osservare un grazioso uccellino dalla coda sorprendentemente lunga e dal piumaggio caratterizzato da una sfumatura rosata: appare in continua attività e lo si vede saltellare di continuo sui rami e tra le fronde, quasi sempre in piccoli gruppi. (vedi foto accanto, di Gaetano Nava).
Nel parco è relativamente comune e non è difficile sorprenderlo nelle sue leggere peregrinazioni fra i rami, che lo rendono simile ad un danzatore in miniatura. Nella stagione invernale i gruppetti, o bande, di codibugnoli (questo è il nome del nostro simpatico amico) si uniscono frequentemente ad altre cince, rivelando una spiccata socialità.
Il nome scientifico - Aegithalos caudatus - contiene un significativo riferimento proprio alla inconfondibile coda, mentre il comportamento non è molto diverso da q uello delle altre cince, alla cui famiglia, i paridi, il codibugnolo appartiene.

Il capolavoro del nostro uccellino è il suo straordinario nido (foto Chiarante) che viene costruito in cespugli o all’intersezione di rami: si tratta di una sorta di palla dalla forma ovale, con un buco che funge da porta d’ingresso. All’interno è interamente foderato con licheni.
Peccato però che questo accogliente rifugio risulti anche piuttosto appariscente e venga frequentemente depredato dalle cornacchie che non esitano a divorare uov a e nidiacei.
Un prezzo alto da pagare per il nostro leggiadro danzatore, che rivela anche sorprendenti capacità ingegneristiche.

Edo Melzi