sabato 18 giugno 2022

Monza chiama Ferrara, Ferrara chiama Monza - Seconda parte -Al ritmo di…

 Monza chiama Ferrara, Ferrara chiama Monza - Seconda parte -Al ritmo di…

Come sapete, anche a Ferrara si stanno battendo contro un concerto sfasciaParchi (ancora Springsteen), previsto per l'anno prossimo nel Parco Bassani, la più grande area verde ferrarese. Oltre alle associazioni locali, una sola esponente politica si sta dando da fare. Si tratta di Anna Ferraresi, consigliera comunale (Gruppo Misto). In questi giorni, la Ferraresi ha dato vita ad un acceso dibattito contro Ermete Realacci, un tempo di Legambiente, associazione della quale è però tuttora presidente onorario. Sostiene, il Realacci, le stesse cose che van dicendo gli obnubilati di casa nostra. Cito - il summenzionato ex-ambientalista ed ex-parlamentare PD ha premesso, bontà sua, di non conoscere l'area verde coinvolta - "non devono prevalere pregiudizi...", "grandi concerti si possono fare nei Parchi...", "... questo evento avrà riverberi positivi...", "...usiamo energie rinnovabili per alimentare il concerto...". E altre amenità. Siamo dalle parti del "sì, dai tagliamo degli alberi ma poi ne ripiantiamo altri". E non poteva mancare un topos buono per tutte le stagioni: "importante poi ripristinare l'integrità ambientale del luogo".
As time goes by, vien da dire. A proposito, la consigliera Ferraresi ha presentato una mozione in consiglio comunale a Ferrara contro questo devastante progetto. Il PD locale si è, va da sé, astenuto. Esattamente come il PD monzese, che non ha certo levato voci contro. Forse per pudore: visto che sono stati i primi a riportare queste iniziative nel solito malcapitato Parco. O, forse, han pasticciato con il concetto di ritmo (di Monza).

Qui un articolo:



mercoledì 8 giugno 2022

Qui Monza. Qui Ferrara. La campagna contro i megaconcerti prosegue: a Ferrara presentata una mozione in consiglio comunale

 Qui Monza. Qui Ferrara. La campagna contro i megaconcerti prosegue: a Ferrara presentata una mozione in consiglio comunale

Come Comitato per il Parco, stiamo lavorando assieme a difensori del Parco urbano Giorgio Bassani di Ferrara per cercare di scongiurare i concerti nei nostri parchi.
A questo link trovate la mozione della consigliera comunale Anna Ferraresi:
Qui il testo:
PG 76364/22 MOZIONE BRUCE SPRINGSTEEN IN CONCERTO AL PARCO URBANO GIORGIO BASSANI
Attività della consigliera - Ottobre Novembre Dicembre 2021 - Gennaio-Febbraio-Marzo-Aprile-Maggio- Giugno 2022
Ferrara 28/05//2022
PG 76364/22
Al Sig. Sindaco Comune di Ferrara

e.p.c Al Presidente Consiglio Comunale di Ferrara

OGGETTO : MOZIONE – Bruce Springsteen in concerto al Parco Urbano “Giorgio Bassani”


PREMESSA

il prossimo 18 maggio al parco Urbano 'Giorgio Bassani", si esibirà la star internazionale Bruce Springsteen.
L’evento, previsto per il prossimo anno, ha dato enorme visibilità alla città estense, così come l’ha data a tutti i luoghi in cui si svolgeranno eventi simili. Esso è stato citato in decine di giornali, siti, pagine social, canali tv. Sui siti di prenotazione on-line la notte del 18-19 maggio 2023, segna già il tutto esaurito. Tra i fan del Boss, il sindaco Alan Fabbri che, dopo aver passato la notte insonne, nell'attesa che venisse annunciata la data ferrarese, ha rimarcato l'effetto benefico che l'evento musicale porterà a tutto l'indotto cittadino e, in particolare, al settore ricettivo.
Come confermato nell'intervista al Carlino, la messa a punto dell'evento sarà poderosa. Dal piano parcheggi alla chiusura temporanea delle Mura, passando per il piano di viabilità alternativo. Una grande sfida per il “sistema Ferrara” che, il sindaco in testa ha tutta l’intenzione di vincere.
( Resto del Carlino - 26/05/2022)


Scheda sintetica Parco Urbano “Giorgio Bassani”



Storia
Il Parco Urbano “Giorgio Bassani”, esteso su una superficie totale di 1200 ettari, anticamente era riserva di caccia della famiglia estense. Nel Rinascimento, con i cambiamenti urbanistici determinati dall’opera di Biagio Rossetti e dal mutato corso del fiume Po, venne riconosciuto come area protetta.
I primi movimenti di riconoscimento del valore del parco iniziarono negli anni '60, rivolti alla tutela dell’area; nella metà degli anni '70 il Parco venne protocollato nelle mappe del Piano Regolatore come Piano Territoriale Urbano.
Il parco Bassani è l'Addizione Verde della città, la quarta addizione storica di Ferrara, realizzata da Paolo Ravenna, un’area che coincideva con una nuova pianificazione urbanistica costituita da aree aperte con un sistema articolato di zone verdi alberate e con specchi d’acqua, attrezzature per il tempo libero. Nella zona antistante i baluardi e lungo le mura sono state realizzate piste ciclabili e percorsi pedonali protetti a ricordare quello che fu l'antico territorio del Barco.

Fauna

Nel parco si possono incontrare gli aironi bianchi maggiori, le garzette, gli aironi cenerini, i germani reali, le galline d’acqua, le gazze, le cornacchie, i picchi verdi, le taccole e i piccioni.
Nel fitto del canneto che circonda i laghetti ,nidifica il tarabusino, un piccolo airone riconoscibile per le dimensioni ridotte e la colorazione nera della nuca. Lungo la fossa Lavezzola e negli altri canali, soprattutto in inverno, sono avvistabili le ballerine bianche e gialle, il martin pescatore, il codirosso spazzacamino.
I piccoli canali e i maceri sono habitat per rospi smeraldini, rospi comuni, rane verdi, libellule e damigelle. In estate, il cielo è solcato da uccelli insettivori come rondini, rondoni, balestrucci e dagli spettacolari e coloratissimi gruccioni. Non mancano volpi, lepri, ricci, talpe, tassi.
Nella zona, il pipistrello più comune è il piccolo pipistrello di Savi, che usa come rifugio anche ambienti insospettabili. Come in tutta la pianura, nel parco ci sono specie esotiche introdotte per via antropica: le numerose specie di pesci, le nutrie, i ratti, la rana toro ed il voracissimo e pervasivo gambero rosso della Louisiana.
http://www.museoferrara.it/.../621d5dda312e42fa813219d463...)

CONSIDERAZIONI

Il parco Bassani può essere considerato un piccolo gioiello alle porte della città, che ospita un numero variegato di specie animali selvatiche e necessita della massima protezione.
Lipu e Italia Nostra hanno, in questi giorni, evidenziato le possibili enormi ricadute e il danno inestimabile al patrimonio faunistico, qualora si procedesse alla realizzazione del mega concerto in tale area e che l’unica soluzione possibile, sarebbe spostare il concerto in luogo più idoneo.

La Lipu sottolinea, inoltre, che nell’area ci sono 129 specie di uccelli selvatici, molti dei quali migranti, che completano l'arrivo entro la prima quindicina di maggio, ovvero «quando i preparativi per il concerto saranno al top» con il pericolo che essi non si fermino. Inoltre, nidificano proprio in quel periodo specie come il tarabusino, il più piccolo airone europeo, lo sparviere e il gheppio, specie protette; la civetta e il martin pescatore. (La Nuova Ferrara 26/05/2022)
Ad ulteriore rinforzo delle tesi sopra esposte, si ricorda il recente concerto di Vasco Rossi a Trento. Esso ha comportato problemi ingenti, peraltro ampiamente previsti . Un’esperienza che ha messo a dura prova la struttura ferroviaria, la polizia stradale, i vigili del fuoco, l’organizzazione sanitaria e la società di raccolta dei rifiuti ( 49,8 tonnellate raccolti da 251 addetti che hanno lavorato in turni continui sul 24 ore ).
http://www.ilfattoquotidiano.it/.../vasco-a.../6602687/...)

Considerare evento “sostenibile”, come espresso dall’amministrazione comunale, un mega concerto che prevede 50.000 presenze, significa ignorare l’inevitabile impatto negativo che si avrà su un’area dall’equilibrio ambientale e faunistico fragile, con conseguenze che potrebbero essere irreparabili.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad attivarsi affinché:

si individui con la macchina organizzativa uno spazio alternativo al Parco Urbano “Giorgio Bassani” per il prossimo, attesissimo concerto del grande Bruce Springsteen, che rispetti i canoni di un evento internazionale, senza forzatamente distruggere un’area dal valore storico, ambientale, faunistico prezioso per la città di Ferrara.


Consigliera Comunale
Gruppo Misto
Anna Ferraresi
Verrà discussa in Consiglio comunale a Ferrara mercoledì
Vi terremo informati.
Qui a Monza, ci stiamo muovendo solo come associazioni. Da soli, come sempre, quando si tratta di difendere il nostro Parco.

martedì 7 giugno 2022

Moriremo golfisti

MORIREMO GOLFISTI

Per il popolino più che mai bue, il golf è "la parte più curata e meglio tenuta del Parco". Dimentiche, le masse incolte ed illetterate, di alcuni aspetti. In primis, l'erba di green e tee è verde grazie all’addizione di composti non propriamente bio. Per tacere del consumo di acqua.

Di più. Per la creazione dell'impianto, venne sfigurata e bruttata una parte consistente del malcapitato Parco. I miei - mia mamma, Lissoni di schiatta, era della immediatamente limitrofa San Giorgio (Biassono) - e nostri avi chiamavano quella zona "La Svizzera" per le sue caratteristiche: il settore era occupato da affascinante ed ampia area a bosco.

90 ettari 90: questa l'estensione del settore occupato dal Golf Club Milano, nome dalle malcelate connotazioni colonialiste. In pratica, Un settimo della superficie del Parco è riservato ai pochi soci del citato club. Una privatizzazione che stona con un contesto che si vorrebbe pubblico in toto. Ci sarebbe altro ma lo vediamo poi.

I rapporti con il Consorzio Parco e Villa Reale sono regolati da un contratto di concessione, e da un affitto non molto oneroso. Alla scorsa scadenza, come Comitato Parco, abbiamo raccolto, in un tempo da primato (2-3 mesi), circa 5mila firme per una petizione. L'istanza chiedeva di allontanare in breve tempo l'impianto, e di restituire l'area ai cittadini. All'epoca, era sindaco Faglia. Non se ne fece niente. Solo una voce in Giunta, quella della allora assessora Pollastri, chiese di ridurre almeno l'area data in uso al golf club: lettera morta.

Un'occhiata alla porzione di Parco in oggetto mostra situazione che grida vendetta. Le aree a bosco, da anni, sono state depauperate del sottobosco: fasce arbustive e alberi giovani completamente cancellati. Più volte la cosa è stata segnalata, e più volte si è chiesto di ripristinare le condizioni che sarebbero proprie di un bosco di alto fusto. Anche queste istanze: lettera morta.

Quest'anno, la concessione scade. Gli scarni capitoli dedicati al Parco dalle varie compagini in campagna elettorale non mi sembra citino una problematica così importante. Da qui la domanda. Cosa prevedete per il golf? Riusciremo finalmente a liberare il Parco da questa presenza, magari nel giro di 2-3 anni?

E, per dirla col grande Mario Fossati (1994), "il Parco Parco sia".

Matteo Barattieri




sabato 4 giugno 2022

Come è vivo quel monumento: una campagna pro rondoni, rondini e affini

 Monumento vivo: il sito dedicato al tema ( Monumenti vivi ) ci spiega di cosa si tratta:
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Un Monumento Vivo è un edificio, antico o moderno, le cui caratteristiche architettoniche hanno determinato l’insediamento di colonie di rondoni, durante il periodo riproduttivo, e di altre specie di interesse conservazionistico. 
L’identificazione di colonie di rondoni , nidificanti in un edificio permette di certificarlo come Monumento Vivo e di attuare le dovute tutele in caso di ristrutturazioni e restaurazioni. 
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Come si vede, parliamo di biodiversità in aree urbane: la città come ecosistema.
Il gruppo - su tutti, il simpatico e vulcanico Mauro Ferri - lancia anche quest'anno una campagna di raccolta dati. In varie parti d'Italia, binocoli attenti vanno a controllare i luoghi in cui le seguenti specie nidificano: rondone comune, rondone pallido, rondone maggiore, rondine, balestruccio, rondine montana (e eventuali altre). 
La nostra Monza ospita alcune colonie di rondoni proprio in centro. E di rondone pallido: il nostro Municipio si caratterizza per la presenza di una delle colonie più importanti del Nord Italia, qualche anno fa vennero contati circa 70 nidi. Il rondone comune ha i suoi siti presso alcuni tra gli edifici religiosi principali di Monza: Duomo, Carrobiolo, San Gerardo. 

Come Comitato Parco di Monza, saremo attivi da settimana prossima. Tutti possono partecipare: obbligatorio il binocolo (e magari la macchina fotografica). 
Due gli appuntamenti per il momento: 
mercoledì 8 giugno e giovedì 9 giugno. Sempre alle ore 19.15 presso l'Arengario. Partiremo coi conteggi dei rondoni. Ma ci dedicheremo anche a rondini e balestrucci.
Per informazioni ed iscrizioni: matteo.barattieri1@libero.it  

I risultati saranno poi trasmessi alle banche dati nazionali. Patrocina e partecipa all'attività anche il CROS (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta) di Varenna.


Matteo Barattieri

giovedì 2 giugno 2022

E arrivò la Takahashia japonica

 La segnalazione è di Augusto Crippa. Ieri, 1 giugno 2022.
Ecco il testo di Augusto Crippa:
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Takahashia japonica. Purtroppo è presente anche in Villa Reale su pianta di carpino bianco sponda laghetto. Farò anche una segnalazione al Consorzio Reggia di Monza, sperando in un intervento
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E qui sotto la sue foto e una mappa: