...ovvero, il gusto della scoperta!
Ieri, sabato, la "truppa" del primo corso di birdwatching che si tiene presso la Scuola Agraria del Parco di Monza si è misurata con gli uccelli che frequentano gli ambienti circostanti la cascina Frutteto. Le magie dei nostri amici alati non si sono fatte attendere. Dopo un assaggio a base di merli, passeri e cornacchie in esplorazione presso la piazzola di compostaggio e l'orto terapeutico, binocoli e cannocchiali si sono fissati su un bellissimo fringuello in canto (sgargiante la striscia verde sul groppone), un codirosso spazzacamino e sul primo di una serie di almeno 3 picchi verdi. Lo spettacolo è da manuale. Nella stessa inquadratura, il maschio e la femmina fanno bella mostra di sè a terra, vicino ad una staccionata. Si vedono le differenti colorazioni del mustacchio. Sarà affascinante, dopo l'involo degli animali, avvicinarsi all'area di pastura, e trovare gli escrementi lasciati a terra.
Le taccole che sorvolano vocianti lo spazio aereo dell'antenna RAI ed un verzellino in canto in cima ad un albero ci introducono nel mondo dell'ascolto. Facciamo attenzione e, in breve, ascoltiamo ed impariamo a riconoscere fringuelli, picchi muratori, scriccioli, pettirossi, la risata del picchio verde, il tambureggiare del picchio rosso maggiore, un assaggio delle mille emissioni vocali degli storni.
Mezzogiorno è passato, ma lo spettacolo non si conclude prima di aver assistito ad un inseguimento di un gheppio da parte di una cornacchia.
Un vizio da birdwatcher ci porta a tentare un conto delle specie osservate: 19 (non avevo citato ancora capinere, piccioni e colombacci, cinciarelle e cinciallegre), mica male in meno di un'ora...
Altre interessanti tracce trovate a terra ci indirizzano verso nuove scoperte. Ma questa è un'altra storia...
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'Secondi' frutti del corso di birdwatching!
RispondiEliminaOvvero, un nuovo spirito con cui osservare il Parco e i suoi abitanti! Ansiosa di mettere a frutto gli strumenti acquisiti al corso, sto trascorrendo tutte le pause pranzo che posso nel parco, selezionando aree precise in cui effettuare le mie osservazioni.
per i più esperti saranno banali, ma mi fa lo stesso molto piacere poterle condividere con altri appassionati.
Le mie ultime osservazioni sono state condotte nei prati retrostanti la ex Fagianaia Reale, con quelle splendide conifere, ricche di semi e di rami 'protetti'. Sugli alberi, ho potuto osservare numerose coppie di Codibugnoli e di Verdoni. A terra, tracce di 'pranzi': numerose penne di Picchio Verde (compresi resti ossei), di Colombaccio e di Cornacchia. Numerose anche le fatte del Picchio Verde, che probabilmente gradirà le formiche attratte nelle aree picnic dalle briciole dei turisti. Nel tratto di Lungo Lambro (tra il ponte e il Mulino del Cantone), osservati nidi di Gallinella d'acua e una Cicogna... devo ammettere, la prima della mia vita!
Insomma, con i 'frutti' del corso, potremmo aprirci un supermercato!
Grazie ancora!
Cristina
Ciao..sto provando a mettere commenti nel blog, a presto, Susanna
RispondiEliminaBene. sono riuscita a scrivere nel blog..ed ora vi comunico alcuni siti interessanti, dove potrete ascoltare canti e richiami di diverse specie
RispondiEliminaciao Susanna
www.hobbyuccelli.it
www.unipv.it/cibra/valsolda/Valsolda_tracce.html
Spero che Cristina non se ne abbia male...
RispondiEliminaperò..però..
Cicogna? hmmmm... Sicura? In tanti anni non è mai stata osservata al Parco, per quanto mi risulta. C'è una segnalazione della scorsa estate che parrebbe degna di fede. Non è improbabile che la specie possa passare dalle nostre parti, però raccomanderei di verificare bene le proprie osservazioni sul campo.
Lo stesso vale per i nidi di gallinella. Non sono facili da vedere, tutt'altro. Sicura fossero nidi? Da appassionato della specie mi piacerebbe venirli a vedere. Penso che anche Alberto sia interessato. Ripeto: la gallinella è molto astuta e nasconde molto bene il proprio nido. Magari ricontrolla bene questa zone per verificare se si tratta davvero di nidi.
In ogni caso, grazie per il messaggio e per le osservazioni
Matteo Barattieri
Bello il secondo link si Susanna... ho scaricato tutte le tracce, anche se mi piacerebbe comprare il CD. A proposito, vi consiglio vivamente "Il sentiero delle Uccellande", CD registrato lungo l'omonimo percorso presso il Parco Pineta di Tradate... vale tutti i 7 euro che costa (spedizione compresa). Ha il pregio di avere molte registrazioni di ambiente, dove più specie cantano insieme: un buon esercizio per le orecchie!!
RispondiEliminaQuesto è un messaggio da Cristina, che non riesce a trasmettere il suo commento
RispondiEliminaCiao Matteo!
Il volatile che mi si è posato davanti era più o meno delle dimensioni di un airone (forse appena più grande), ma aveva la testa bianca e soprattutto becco e zampe rosso fuoco. Era la prima volta in assoluto che vedevo un animale simile e mi ha particolarmente colpito.
Meno certezze per il nido della gallinella : Lambro, riva di Villasanta, area tra la Fagianaia e lo scrittore, albero con grosse radici in acqua; c'era una zona vuota tra le radici e il livello dell' acqua, riempita con sterpi e rami. Ben visibili, c'erano due gallinelle che a brevi intervalli emettevano un suono che richiamava i freni di una bicicletta (è questo che ha richiamato la mia attenzione).Ho fotografato l'albero (dalla sponda opposta), ma la mia vergognosa attrezzatura (tipo digitale in omaggio con le patatine)non mi ha permesso di far chiaramente vedere i due animali, che invece erano ben visibili con il binocolo.
Che ne pensi?
Cercherò di acquistare un'attrezzatura più decorosa!
Cristina
Ringrazio Cristina per la risposta. A questo punto dovrebbe trattarsi proprio di una cicogna, vista la descrizione.
RispondiEliminaCome dicevo nell'altro messsaggio, non è improbabile osservarle al Parco. Si tratta di un dato importante, in ogni caso, che verrà comunicato ad alcune liste di bw indicando il nome di chi ha effettuato l'osservazione.
Più difficile è osservare i nidi di gallinella. A me è capitato in più di una occasione, e in più località, di cercarli. Beninteso: cercavo di individuarli da lontano o, nella stagione invernale, ho provato a ispezionare dei tratti di aree umide. Risultato ogni volta: negativo.
Dalle parole di Cristina si desume poco. Molto molto probabilmente si tratta di semplici accumuli di rami e sterpaglie. Il comportamento registrato dei due individui è - come dire? - un classico.
Morale della favola: è più facile vedere una cicogna che trovare il nido della gainera (per i non-autoctoni gallinella).
grazie, come sempre, per gli interventi
anche questa è frutto del corso di birdwatching:
RispondiEliminaquasi ogni giorno, pausa pranzo, faccio quattro passi nel parco e oggi è stata una passeggiata molto ricca:
per primo ho visto due codirossi, riconosciuti perchè Osvaldo un giorno in Cascina me li ha fatti vedere;poi sul Viale dei Tigli una coppia di pettirosso che si rincorrevano, volando abbastanza bassi e qualche volta fermandosi, nel sottobosco perfettamente pulito, dove ,forse sono anche loro in pausa pranzo, ci sono tantissimi storni che beccuzzano quà e là.Il picchio per il momento non l'ho nè incontrato nè sentito. Io persevero chissà che più in là sia fortunata.