L’amico Osvaldo Tita, fotografo ed appassionato di natura a cui abbiamo dedicato una delle gallerie fotografiche qui a lato, mi ha segnalato l’avvistamento di una averla piccola (Lanius collurio) nell’area dell’ex facoltà di Agraria. Il fortunato incontro è avvenuto il 26 maggio, ed Osvaldo lo ha documentato con la foto qui accanto che ritrae una femmina. Si tratta di un avvistamento di notevole importanza, visto che la specie è stata precedentemente censita ufficialmente nel Parco, e sempre nella stessa zona, solo nel corso dell’indagine dell’associazione Faunaviva per conto dell’Amministrazione Parco del 2004, e non era stato allora possibile appurarne lo status di nidificante.
Oggi, benché il territorio non abbia caratteristiche ospitali (sono state eliminate gran parte delle siepi e dei cespugli presenti fino ai lavori della fine degli anni ‘90), l’averla piccola ha dimostrato un inusitato attaccamento all’ambiente. In questo può essere stata in parte aiutata dalla presenza del cantiere permanente lungo il sentiero che conduce al rondò del cedro del Libano (mia foto a fianco) e dalle ultime vestigia delle vecchie siepi, dove l’animale può creare le proprie dispense di insetti cacciati infilzandoli sui rami spinosi.
La segnalazione valeva un sopralluogo immediato, che Matteo ed io abbiamo condotto stamattina, di ritorno dalla vasca Volano di Agrate (ambiente meno prestigioso del Parco di Monza, ma dove il paziente lavoro della natura garantisce ospitalità a molti animali, tra cui proprio l’averla piccola). Nessun avvistamento, purtroppo (picchi verdi e rossi maggiori, un inseguimento di gheppio da parte di una cornacchia, capinere, cinciallegre e fringuelli in canto, ma niente averla, sigh), ma non demorderemo… e bravo Osvaldo!!
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