giovedì 11 agosto 2022

Da Monza Più anzi Meno a Fuori Gp ovvero 160mila euro 160

 

Da Monza Più anzi Meno a Fuori Gp ovvero 160mila euro 160

Il grande – lui sì – e mai a sufficienza rimpianto Peppino Motta l’aveva ribattezzata Monza Meno. Monza Più: la manifestazione che per anni ha accompagnato il gran premio, nel vano e velleitario tentativo di “portare la gara per le vie di Monza” e di “farne una occasione di promozione del nostro territorio”. Lustri e lustri di magri risultati anzi di fallimenti. Non occorre una analisi di (invero bassa) antropologia per capire i motivi. Per gli indigeni, vedere qualche esposizione di automobili in centro – neanche fossimo una capitale dell’industria automobilistica – o assistere a qualche esibizione estemporanea per le piazze cittadine è poco attrattivo, visto che il fulcro dell’attenzione è fissato per tanti sull’evento motoristico. Di più: in quei giorni, non pochi monzesi disertano il centro storico perché “c’è troppa ressa”. Ancora meno può essere attirato da iniziative volte a far conoscere i nostri monumenti chi viene da fuori. Mica per insensibilità verso la cultura ma per, comprensibile e sacrosanto, desiderio di raggiungere quanto prima il circuito.

Non occorre dunque essere geni della politica ovvero della amministrazione pubblica per capire che Monza Più hinn danee traa in dal Lambar, per dirla in vernacolo. Insomma, meglio lasciar perdere. Invece, in ossequio a topos trito e ritrito, la nostra politica locale cambia mica indirizzi ma muta semplicemente nome al baraccone. Da Monza Più – o Meno, per dirla col summenzionato Peppino – a Fuori GP. Il quadro che ne risulta è invero ancora più desolante. Non basta: complice pro parte anche il Covid, i bandi per aggiudicarsi la realizzazione del Fuori Gp, lo scorso anno, vanno deserti. L’assessore alla partita, Longo, salva in extremis il tutto. Il Fuori Gp è confermato. Inutile aggiungere che il giochino ha dei costi per la comunità. Decine di migliaia di euro.

Passa un anno e cambia anche la giunta. Dovrebbe cambiare anche “il ritmo” almeno stando alla compagine uscita vincitrice dalle urne. Sarà. Ma lo spartito rimane il medesimo. Al bando per il 2022 si presenta nessuno. La neo-assessora Bettin risolve la questione con affidamento diretto. Le cifre coinvolte: mica poco, 160mila euro, come riporta Il Giorno del 9 agosto. Dice: si tratta di disposizioni già in essere, volute dalla giunta precedente. Sarà. Il problema è che la neo-assessora si pavoneggia sugli organi di stampa. Con vocabolario che ricalca quello di longhiana memoria. Con timide variazioni sul tema: “giovani”, “in tutte le piazze”, “arte”, “cultura”. Manca solo il sempiterno “sostenibilità”. Ma, state sicuri, il termine farà capolino i prossimi anni. Eh sì, perché, mica paga, la signora Bettin promette per le prossime edizioni di “ampliare… perché il Fuori GP deve essere una festa di tutta la città”. Non male per una esponente di una lista “ambientalista”. Pare di sentire un Allevi o il povero – pace all’anima sua – Moltifiori, sindaci (ahinoi) dichiaratamente ed onestamente (e legittimamente) autodromisti.

Nel bailamme della organizzazione, tra un palco da montare ed una transenna da mettere in posto, finisce che la Bettin, incidentalmente anche assessora al Parco, si dimentica di quanto avviene nel cosiddetto polmone verde monzese. C’entra niente con Fuori GP, ma nell’area del Roccolo è spuntato un campo di padel, del quale nessuno – a quanto sembra – sa niente. “Struttura che interessa a tanti enti, anche all’autodromo”, scappa alla signora. Già, moriremo autodromisti, (Monza) Più o Meno.






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