sabato 27 dicembre 2008

I Cormorani di Santo Stefano

Cronaca di una bella mattinata al Parco, soleggiata seppur fredda. Poca gente, per lo più lungo il viale Cavriga e, in misura minore, lungo la sponda sinistra del fiume fino al ponte dei Bertoli.
Camminando lungo la via dei Mulini Asciutti, la nostra attenzione è colpita da alcuni uccelli posati in alto, sui rami spogli delle alberature che costeggiano il corso del Lambro. La mole e la curiosa postura allontanano i sospetti dalle cornacchie. Una rapida sbinocolata ed ecco svelato il mistero. Si tratta di 5 cormorani stesi ad asciugare al sole. All'abile osservatore la sfida di contar gli uccelli nella foto pubblicata qui accanto.












All'osservatore più impaziente, la foto successiva mostra uno degli animali dalla curiosa silhouette.












Una terza immagine, infine, evidenzia le variazioni nella colorazione del mantello, dipendenti da fattori individuali o legati all'età dell'individuo (l'esemplare più a sinistra, dall'ampia colorazione bianca su ventre e petto è probabilmente un giovane).












La presenza del cormorano nel Parco è, da alcuni anni, usuale in questa stagione, così come abituale è la sua frequentazione invernale degli ambienti d'acqua della nostra Brianza e del lago di Como.
La nostra passeggiata è proseguita poi con numerosi altri incontri di specie più comuni. Una lista non esaustiva: airone cenerino, gallinella d'acqua, germano reale, picchio verde, picchio rosso maggiore, picchio muratore, rampichino, codibugnolo, cinciarella, cinciallegra.
Sempre piacevole segnalare la presenza dello scoiattolo rosso (due in spettacolari evoluzioni nel prato a nord est del ristorante) e, presso il "cadregone", un posatoio di una dozzina di colombacci.

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