sabato 20 febbraio 2021

QUEI GIORNI IN CUI CI TOLSERO LA RANA DI LATASTE

 QUEI GIORNI IN CUI CI TOLSERO LA RANA DI LATASTE

La rana di Lataste - il nome deriva dal suo scopritore, uno studioso francese - è specie endemica dell'area padana. Il suo areale è limitato, appunto, alla Pianura Padana, fino all'Istria. In aggiunta, è presente in Canton Ticino.
Ha esigenze molto specifiche. Vuole acque di buona qualità e aree boschive. Un tempo, queste condizioni erano ben rappresentate nelle nostre regioni padane. Col tempo, la compromissione degli ambienti umidi e l'eliminazione di tante aree boschive ha cancellato la Lataste da tanti settori. Riesce a sopravvivere, il nostro anfibio, in alcune stazioni. Ha un'altra particolarità: depone le uova in un intervallo di tempo ristretto, tra febbraio e marzo.
Nel nostro Parco, era presente una stazione piuttosto importante, localizzata nella Roggia Pelucca, nel tratto in zona Valle dei Sospiri. Si parlava di 500 e oltre individui. Una popolazione che aveva anche delle particolarità: Francesco Ficetola (ricercatore dell'Università di Milano) aveva rilevato che aveva dimensioni maggiori rispetto ai valori medi. I verbi al passato sono obbligatori. Nonostante le ripetute segnalazioni e raccomandazioni da parte di esperti e di associazioni, l'amministrazione Parco ha purtroppo svolto una serie di interventi di dragaggio della Roggia della Villa Reale per 2-3 inverni di fila, qualche anno fa. Per svolgere queste operazioni veniva chiusa la pompa che riforniva il Laghetto. Conseguenza: non arrivava più acqua alla Valle dei Sospiri. Nessuna possibilità per la Lataste di riprodursi. Ovature a febbraio-marzo, ormai, non si vedono più. Possiamo ipotizzare che la nostra Lataste sia sparita dal Parco. Non è tutto: anche le popolazioni di altri anfibi mi sembra siano messe piuttosto male.
Ipotizzare una reintroduzione della Lataste? L'idea non è da buttare. La parola agli esperti, ricordando che non sono operazioni semplici.
Matteo Barattieri

2 commenti:

  1. E' assurdo che, nonostante le raccomandazioni degli esperti, la rarissima rana si stata portata all'estinzione nel Parco proprio da coloro che avrebbero dovuto tutelarla! Assurdo e gravissimo!
    Edo

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  2. Quanto alla reintroduzione: se è possibile sarebbe ottimo!
    Edo

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