14 novembre 2020
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I found a picture of you, o-o-oh, o-o-oh
Well it hijacked my world at night
To a place in the past we've been cast out of, o-o-oh, o-o-oh
Now we're back in the fight
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Al Parco, ma solo praticando attività sportiva, bici o corsa su tutto. E rigidamente in solitaria. Così vogliono disposizioni governative anti-covid e, va da sé, buonsenso.
La bici non è mezzo ideale per girare in natura, almeno per il sottoscritto. Meglio il classico e intramontabile Cavallo di San Francesco, che permette di interagire in continuum col circostante, tra osservazioni, note per il taccuino, e magari qualche foto.
Ma, alla fine, l'uomo è specie adattabile. O, se non lo è troppo, impari ad esserlo.
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We're back on the train, yeah (ho-ah)
O-oh, back on the chain gang (ho-ah)
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Tuttavia, qualche fermata prolungata (un poco) oltre misura si impone. Sfumati, e di molto, addentellati estetici - mentre i più traggono emozioni e stupore (e immancabili istantanee) dalla visione di scenari autunnali -, le eventuali connotazioni sportive perdono da subito importanza. Lo sguardo del naturalista si concentra volentieri su dettagli altri. E si fa ingolosire da potenziali reperti.
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Circumstance beyond our control, o-o-oh, o-o-oh
The phone, the TV and the news of the world
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Legare con un buon antifurto la bici è cosa saggia. Il tutto, però, con l'ansia del collezionista. La tensione non sarà propriamente palpabile per i (pochi) passanti ma c'è tutta, alimentata dal pensiero che qualcuno si sia già impadronito dell'oggetto dell'odierno desiderio o, ipotesi non remota, che la natura sia intervenuta facendone strame.
La cavità nido usata dal picchio nero nel 2019 era successivamente divenuta sede di un bell'alveare di calabroni. Irraggiungibile, porca sidela, se non dotati di una scala bella alta. Il crollo, recente, della pianta, offre il summenzionato nido a portata di mano. Ma, un paio di settimane fa, dovevamo ancora fare i conti con la presenza di qualche imenottero ancora in movimento. E possono essere dolori.
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Got in the house like a pigeon from Hell, o-o-oh, o-o-oh
Threw sand in our eyes and descended like flies
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Il nido è ancora lì, magnificamente integro anche se (come da precedenti osservazioni) diviso in parti, e non degnato dagli sguardi dei passanti. I guanti da lavoro - da sempre nella dotazione base - servono più che altro ad entrare nella parte.
Il taccuino recita: "totale 11 piani". I calabroni costruiscono i loro favi secondo un disegno a più piani, attaccati l'uno all'altro da sorte di gambi. Il materiale: carta, prodotta rielaborando il legno. Degli 11 piani citati, uno è in realtà costituito da un frammento.
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Le cellette sono vuote: la stagione è finita da un po'. Rimangono solo le regine, che trascorreranno l'inverno al riparo, come vuole la legge della natura. Pretendere di lasciare in vita anche maschi e femmine operaie (quindi non feconde) sarebbe suicida per la specie.
Ma i calabroni sono gli ultimi arrivati. L'occasione è ghiotta: la digitale regala, con qualche acrobazia, immagini dell'interno del fu nido del picchio nero. La foto è pessima ma mostra, abbastanza evidente, un piccolo cumulo di frammenti di legno: quando il picchio nero lavora, fa sul serio.
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The powers that be
That force us to live like we do
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Si tratta pur sempre di un albero morto: crocevia di innumerevoli specie.
Le belle incisioni nel legno sono dovute al lavoro degli scolitidi, insetti tipici in questi scenari.
Colonna sonora di oggi "Back on the Chain Gang", dei Pretenders. Qualche tempo fa, era apparso cima ad una classifica che raccoglieva i brani più adatti ad accompagnare i lavori domestici. Buono a sapersi, con gli attuali chiari di Luna. Sarebbe carino annotare qui cosa diceva la brava Shirley Manson (voce dei Garbage) in merito ad un suo scambio di messaggi con Chrissie Hynde (voce, invece, dei Pretenders). Bei momenti, di una trasferta americana di anni fa. Ma queste sono altre storie...
Matteo Barattieri
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