venerdì 13 maggio 2022

I devastanti e dannosi parrocchetti: uno scritto di Mauro Banfi

 Riflessioni di Mauro Banfi su alcune specie esotiche dannose e devastanti: le pubblichiamo volentieri. I parrocchetti dal collare e monaco: specie presenti anche da noi, e da eliminare il prima possibile, altrimenti saranno guai.


Comunque vada, resterò fino alla fine insieme all'ultimo rondone di Pavia.
-Perchè sono sparite le rondini di Pavia e adesso ci sono ovunque parrocchetti monaco e dal collare-
"A Pavia, sotto al portico della stessa casa in cui abito, nidificano 6 o 7 coppie di Rondini e raramente è successo che, in 18 anni che vi abito, li abbiano aggiustati. Non è mai aumentato il numero delle Rondini che vi nidificano, nonostante nella buona stagione abbiano sempre deposto due covate e i giovani seguano sempre le madri. La stessa cosa ho potuto notare in due Rondini che avevano il nido dentro la stanza di un’altra casa, mai aumentate in numero di coppie nonostante abbiano sempre involato i loro rondinotti. È evidente, quindi, almeno per i casi che ho potuto seguire, che i giovani non costruiscano il nido nello stesso luogo dove sono nati."
Nel PRIMO OPUSCOLO dei "CINQUE OPUSCOLI SU DIVERSE SPECIE DI RONDINI E RONDONI" del naturalista Lazzaro Spallanzani, il grande biologo ricorda che a Pavia una volta vivevano le rondini, che il naturalista ricorda nidificare e vivere nelle sue due abitazioni pavesi.
A Pavia, dopo il 1778, Spallanzani abitò al civico 12 dell’attuale via S. Martino, allora nella contrada del Collegio Castiglioni.
Giunto in città nel novembre 1769, tra il 1770 e il 1778 abitò nell’ex convento di San Epifanio, attuale sede dell’Istituto di Botanica.
Ho parlato con persone che vivono in quella zona, e i loro nonni hanno tramandato il ricordo delle rondini che vivevano a Pavia.
Ora non ci sono più nella città delle trenta torri...dove sono finite?
Mi trovo qua davanti al Castello Visconteo: questa sorta di ignominioso far-west biologico dove a farla da padroni sono i predatori; questa sottospecie di museo dell'orrore a cielo aperto dove le taccole (da escludere, in quanto specie autoctona; n.d.r.), i parrocchetti dal collare, verdi e blu cobalto, e i parrocchetti monaco -una recentissima assurda new entry nella galleria degli orrori- si apprestano a fare mattanza dei pulli di ogni specie, tra cui i passeri e i nostri amati rondoni.
Ogni tanto faccio due chiacchiere con gli altri naturalisti che studiano il museo degli orrori; ci sono quelli che fanno le "fotine" per il loro sito, ci sono i ricercatori sul campo "temporanei", che studiano gli uccelli tre mesi, pubblicano la tesi e poi partono per studiare altra biodiversità in bei posti al mare o in montagna.
"Sai Mauro, per unire l'utile al dilettevole..."
Ci sono poi i darwinisti, quelli per i quali la selezione della specie e l'istinto di conservazione ci devono spingere a comprendere l'immondo e orrendo spettacolo dei parrocchetti che masticano i pulli di rondone...
"Guarda che io sono Tolkeniano più che darwiniano o nicciano, caro amico...i rondoni sono sacri perchè appartengono alla mistica musica di Eru/Iluvatar e perchè non si limitano a lasciare i propri geni sulla terra, ma li fanno volare!
Hai mai visto il primo volo di un pullo di rondone, caro darwiniano, hai mai studiato il mistico e biologico sovrapporsi delle loro tre ondate vitali per dare slancio a una nuova vita volante? No...hai l'anima piena di materialismo, di nichilismo, di tenebra...lasciamoci da buoni amici, ordunque, sono uno che si sveglia presto mentre gli altri dormono o darwineggiano..."
Ci sono poi quelli da cui imparo molto, come quel naturalista di Roma che mi ha parlato dei loro parrocchetti monaco e dei disastri che combinano o quello di Genova che mi ha parlato del loro "Amazzone fronte blu" (Amazona aestiva), un predatore ancora più grande, forte e specializzato in uova, pulli e tutto ciò che è commestibile.
Lasciamo Jurassic Pavia e torniamo alla domanda: "Perchè non ci sono più le rondini a Pavia?".
Perchè è una delle città più inquinate della Lombardia che è la regione più inquinata d'Europa? Anche.
Perchè è diventata una città assolutamente refrattaria alla natura e solo dedita a quella letale forma particolare di cultura chiamata consumismo? Anche.
Le rondini a Pavia sono sparite perchè sono l'unico a essersi posto il problema dai tempi di Spallanzani a oggi.
La stessa indifferenza con cui degli emeriti ignoranti rilasciano dei pappagalli sudamericani -trasgredendo tra l'altro il codice penale- in territorio padano è la stessa abulia che ha annientato le rondini e sta facendo lo stesso con i rondoni.
Sul perchè si liberano queste efficienti macchine di morte colorate mi hanno raccontato storie di ogni genere,ed è davvero difficile parlare solo del peccato senza citare i peccatori. In nome della libertà -di un'idea completamente sballata di libertà che qua in Italia trova sempre proseliti-, in nome di una festa per celebrare dei successi scolastici o amorosi o erotici o commerciali o industriali...qua mi fermo.
La libertà di trasformare il Castello Visconteo in un museo degli orrori che getta il discredito sulla città della scienza e delle Università?
La libertà di annientare il sacro popolo dei rondoni, degli angeli, degli Ainur, della sacra melodia di Eru/Iluvatar?
Quel Castello non è natura è cultura: un tempo era una foresta di farnie, dichiarata sacra dai druidi celtici...poi è stata rasa al suolo dai genieri romani e dai nerboruti taglialegna longobardi, prima barbarici e poi cristianizzati...ed è diventato cultura! Capite: cultura!
Il vostro Darwin non c'azzecca un fico secco.
Al posto di adottare l'idea rinascimentale della riduzione selettiva preferite la barbarie di un Castello storico abitato da pappagalli esotici? E' cultura, è solo una decisione culturale...lasciate la natura a noi naturalisti; ma a quelli come me, che stanno sul campo per cinque anni di fila insieme ai rondoni, cercando di salvarli, facendo loro compagnia fino alla loro ultima penna...
E sapete perchè i "pappagallini" sono così simpatici? Perchè i parrocchetti dal collare sono una specie invasiva come l'Homo Sapiens non consapevole della sua violenza e della sua ignoranza...
Arrivano, predano e consumano finchè c'è da predare e consumare...e poi si cambia zona e via così, finchè ce n'è si magna...ecco perchè si trovano simpatici e si pigliano.
Ecco perchè ogni tanto arriva quello che mi magnifica la bellezza e l'intelligenza dei pappagalli...è cultura, solo cultura...giro lo sguardo da un'altra parte e penso all'antica foresta di farnie abitata dai rondoni e me ne vado a passi lunghi e ben distesi.
Sì, perchè dopo questi drammatici e stupendi cinque anni ho compreso che DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE.
Mi sono reso conto che non ho le forze bastanti per vincere quell'indifferenza e quell'abulia che hanno annientato le rondini.
Sono sul punto di essere sconfitto da questi assurdi pappagallini del fallo, e dalla simpatia che fanno e dall'indifferenza e dall'abulia dilaganti.
Sopra di me i rondoni stridono e mi invitano come sempre a non essere triste, loro non lo sono mai.
Li guardo, sorrido: anche se sconfitto so che sarò sempre come loro, e che sarò l'ultimo a restare finchè l'ultimo dei rondoni volerà a Pavia.
Non starò con voi solo tre mesi: il mio cuore vi appartiene per sempre.
Per sempre Apus: Mauro Banfi


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