domenica 30 agosto 2020

29 agosto 2020 Dopo la tromba d'aria

Gusto dell'orrido? Forse. Eterna fascinazione degli eventi (sovran)naturali? Va be', una tromba d'aria o, più in generale, un nubifragio non ha molto di sovrannaturale. Fa parte, anzi, del normale ciclo delle cose. L'attrazione per questi momenti di natura è comunque, per tanti, irresistibile. E poi, dettaglio non trascurabile: trasformarsi in cronisti - delle catastrofi, appunto - per qualche ora. Impagabile.

La tromba d'aria del 28 agosto non ha risparmiato il nostro Parco.

Quella che segue è una carrellata, una sorta di atlante che vuole illustrare i danni subiti dal Parco.

Premessa necessaria. Non ho battuto l'intero complesso. A metà mattina, intorno alle 10, i cancelli sono stati chiusi. Sono riuscito a rimanere però fino circa alle 14 all'interno, presenza in qualche modo tollerata da operatori e altro personale. 

La mappa rappresenta le aree controllate. 


Un bilancio, ancorché parziale, può essere tracciato, comunque. I danni ci sono ma non così consistenti, come si vedrà. Intere aree boschive sono state lasciate integre da un fortunale che ha distribuito i suoi colpi più forti a macchie di leopardo. Dice: dai, si parla di tante piante abbattute e danneggiate. Certo, ma se facciamo un rapporto tra il numero di alberi colpiti dal maltempo e la superficie complessiva dell'area, possiamo parlare di danni contenuti. "Ci vorranno due settimane di lavoro...", mi spiega uno degli operai. Certo, ma ricordo che, solo per allontanare un tronco di grandi dimensioni, ci vogliono ore: l'albero va tagliato in pezzi, i pezzi van caricati sul camion e trasportati al deposito. Gli addetti alle operazioni non sono neanche tanti, male cronico. Pochi ma buoni: già alle prime ore della mattina, diversi viali erano stati liberati da rami e altro. Ma passiamo ad una carrellata, che spero non annoi il lettore. Fascino eterno, in questi casi e per il sottoscritto, di elenchi e cataloghi.

Area Valle dei Sospiri e Grazie Vecchie. 

Dal quaderno di campo: "qualche ramo in giro ma poca roba..." 1 branca (quercia europea) caduta sulla strada, appena a valle del Laghetto della Valle Sospiri. Un albero schiantato nel boschetto a sud-ovest del citato Laghetto ma sembra evento vecchio.


Area Cascina del Sole

Nella parte sud, niente da segnalare: giusto qualche ramo in giro.


Nella zona dei giochi e della bocciofila a Cascina del Sole, 3 belle piante cadute. La zona, anche nel passato è stata scenario di crolli di piante. 


Viale Cavriga

Danni molto contenuti. All'arrivo in loco, i rami sono state rimosse. I danni si concentrano a Porta Monza, dove qualche albero è stato martoriato dal fortunale. Lungo il Viale, contate 2 piante cadute, all'altezza della Cascina Cattabrega: un giovane platano e una quercia rossa.



Viale Molino del Cantone - tratto tra Viale Cavriga e Viale Casalta

Lavori in corso. Al mio passaggio, ci sono ancora rami in giro, nel tratto tra l'incrocio con Viale  Casalta e il Viale Cavriga. Un ippocastano, poco a monte del Molino del Cantone, è danneggiato. Un acero è caduto, all'altezza della Cattabrega.

Viale Mirabello: tratto meridionale

Si registrano due querce cadute. Una in zona Cascina Cernuschi, l'altra nella zona di Villa Mirabello. Due alberi danneggiati nella zona del prato del Mirabello.


Giardino posteriore di Villa Mirabello
Un gigantesco ippocastano è crollato, sradicato.


Zona Fasanera (oggi ristorante)
Il viale sterrato a tigli che porta alla Fasanera (oggi ristorante) è stato colpito. Due tigli abbattuti. La posizione dei rami e delle branche in uno dei prati adiacenti ci rivela - come in altre zone del Parco - la direzione prevalente delle correnti d'aria durante il fortunale: da ovest verso est.

Area ex-golf e sorgenti della Pelucca
Qualche ramo a terra, pochissimo da segnalare.

Prato zona Villasanta
Qualche ramo e qualche branca caduti dalle alberature che circondano l'area.


Zona Molini Asciutti
Un paio di alberi caduti: un frassino ed un salice
Viale Pineta
Poco da segnalare. Un po' di rami e foglie poco prima del Rondò dei Tulipiferi.

Giardini della Villa Reale

Alcune piante abbattute, almeno una decina. Purtroppo, si tratta, in parte, di alberi di pregio.

Una pianta caduta, vicino al Tempietto. Poco distante, operai al lavoro per portare via un albero, o forse più (cantiere non accessibile).

Poco a nord della Villa, 1 quercia rossa (poco male, è specie esotica invasiva) e un frassino abbattuti. E un ginkgo danneggiato: una branca spezzata via.

Poco lontano dal Giardino Anglo-cinese, un pesante tributo: un carpino, un tiglio, un platano, un ippocastano abbattuti. Un acero danneggiato.

Parcheggio di Porta Monza

Un tiglio e un carpino abbattuti

Lungo il Viale dei Tigli

Nel tratto tra Porta Monza e la Frutteto, contati almeno 10 alberi abbattuti.


Matteo Barattieri - Comitato per il Parco di Monza

1 commento: