mercoledì 5 agosto 2020

Dream On ovvero quattro serate per le vie di Monza





Never gonna be on my own
It's clear as the day
Never gonna cast my anchor out
I'm a free spirit, torn in a way

"E queste sarebbero le margherite...". L'espressione del Daniele Cappelletti ha venature ironiche. Citato e, in qualche modo, decantato, lo Stile Margherita ci ha accompagnato per 4 serate 4. Sono le 22.30 passate del 30 luglio: la luce non è certo favorevole per cercare altri dettagli sulle superfici liberty nella zona del Vialone monzese per antonomasia. Quattro serate, quattro passeggiate per la nostra Monza: il Comitato per il Parco è anche questo.

Never gonna cast my anchor out
I'm a free spirit, torn in a way


La rete registra, alla fine di giugno, lamentele dei monzesi: poche iniziative all'orizzonte per l'estate. La proposta gira via telefono: tre uscite serali, di giovedì, giorno di negozi aperti fino a tardi. L'Edo - precettato per le sue competenze di Cicerone estemporaneo e per le sue conoscenze di storia dell'arte, oltre che per militanza nel Comitato fin dalla prima ora - aderisce con immediato entusiasmo. Il Lambro fa da obbligato apripista: ai brividi da vecchio ambientalismo si aggiunge un omaggio al Peo Casati, che al fiume della Brianza nel suo tragitto monzese ha dedicato l'ultimo suo libro. "Lungo l'argine (a ridosso del fu Circolo Garibaldi n.d.r.) ricordo che c'erano più anelli per le barche": memorie della città a San Gerardino. Il vero patrono dei monsciaschi, San Gerardo, ci accompagna, mentre l'Edo registra note neoclassiche in un edificio. L'inatteso e le divagazioni: immancabili e, va da sé, utili strumenti didattici.

Passato e presente, presente e passato: impossibile parlare di monumenti e strade senza accennare alle cronache ultime. L'Arengario e la sua piazza: perchè non rifarne luogo per propaganda (e discussione) politica, vietata da qualche tempo per delibera sgrammaticata? 

Trying to catch a feeling
Trying to find myself

"E tu? Dovresti far te da guida", dico alla Carola Besana, bravissima conduttrice di gruppi tra Monza e dintorni, in visita ad emergenze architettoniche, per dirla con un tecnicismo. La nostra infilerà qualche utilissima e apprezzata integrazione alla serata. C'è spazio per tutti, come è giusto che sia. Il 23 luglio, nella via cara al Merati, grande studioso della storia della nostra città - via Lambro, per i non addetti ai lavori -, si fermerà con noi un passante, esperto di storia dell'arte, a dir la sua. E con competenza. Il tema: la facciata del Duomo e i suoi restauri da un secolo a questa parte. Accade anche questo nelle notti monzesi. Giusto poco prima, due ragazzini in bici, ci han dedicato qualche minuto. A concionare era l'Edo, che nella vita è anche professore. Si incrociano le provenienze e le esperienze dai vari quartieri. Il summenzionato prof va da vedetta a San Donato e veglia sulla Cascinazza. Il Cappelletti è il nostro uomo in quel di Triante. Il sottoscritto a rappresentare San Biagio anzi San Bioss.

La conduzione delle serate è quanto più possibile sui generis. La scaletta non è propriamente rispettata. Alle voci delle due guide deputate si alternano spesso e volentieri quelle dei convenuti, il citato agente di Triante su tutti. Mentre c'è chi, eroico, si sottopone a tutte le serate. Serate che si farann da tre a quattro. 

Piazza Trento Trieste: la non-piazza. La definizione è del sottoscritto, visto l'accumularsi nei decenni di elementi, accatastati alla bell'è meglio sull'area che ospitava un tempo le chiodere, dove i produttori di tessuti appendevano i loro prodotti. Memorie antique. 

I was living for the weekend
And the drinks are on me
Skipping school and cutting out
I wish this world would let me be

Le memorie sono anche quelle di chi scrive, che ripercorre tanti momenti degli anni verdi e di stagioni più recenti. Qualche episodio si fa gustoso racconto da condividere. Altri istanti rimangono piccolo patrimonio personale: passi in un percorso, fatto di affetto e attaccamento alla vecchia Monza. E di sogni per un Parco e per una città che vorremmo sempre più belli.

Live on and dream on
I'm on top of the world and I'm on the right track
I'm on top of the world and I won't look back

Superato il Villoresi, l'oscurità non permette di raggiungere la Cascinazza e quel che resta di un prezioso reticolo di acque. Poco lontano e poco prima, San Gregorio: tra un cimitero del passato e la comunità ortodossa dell'oggi. Sarà - dettaglio curioso in una città di chiese, conventi e chiostri di culto cattolico - l'unico edificio religioso in cui entreremo. La facciata del Duomo riportata a glorioso splendore fa da sfondo ad una (gradita) sorpresa: alle tre serate ne aggiungeremo una quarta. Non propriamente un supplemento. Il progetto per l'ex-feltrificio Scotti: una campagna vuole fermare disegni poco consoni alla monumentalità del Vialone che è tutt'uno col complesso Parco e Villa Reale. E a partecipare siamo anche noi del Comitato Parco, in appoggio ad un gruppo molto attivo. A storie ed aneddoti si aggiungono anche proposte per future passeggiate e visite. 

Lungo il viale, una teoria di manufatti che riassume la storia della città degli ultimi 200 anni. Le margherite del Villino Strazza salutano il buon Daniele Cappelletti e i pochi rimasti nella notte del 30 luglio.

The time is now, I cast my anchor down
I'm on top of the world and I'm on the right track
I'm on top of the world and I won't look back

Un grazie a tutti quelli che han partecipato e han contribuito coi loro interventi alle serate.
Un grazie a Amy Macdonald per la bellissima Dream On e per tutte le sue splendide canzoni. E un grazie, di esistere, al Comitato Parco.

Matteo Barattieri - Comitato per il Parco di Monza

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