31 agosto 2020. Il Checco - all'anagrafe Francesco Ornaghi - segnala che la garzaia (colonia di aironi, per chi non mastica) del Parco ha perso un albero. Proprio il Taxodium distichum (cipresso calvo) che ospitava più di un nido. La tromba d'aria del 28 agosto ha colpito la pianta.
Le immagini del Checco non lasciano dubbi: l'albero è steso a terra, per sempre. Fiuto - neanche da dire - il colpaccio. Stai a vedere che rimedio un nido di airone. Destino empio e baro: giunto sul posto, lo scenario rintuzza ogni conato collezionistico. L'intrico di rami a terra impedisce anche solo di cercare uno dei nidi. Sarà per un'altra volta.
Il tronco attraversa il vecchio Lambro. Quelli del Consorzio Parco e Villa Reale hanno già fatto il sopralluogo del caso, spiegava il Checco.
Sarà carino vedere se gli aironi torneranno a nidificare qui, cosa molto probabile, ormai sono fedeli al sito da tempo.
In giro c'erano i resti di un airone. Morto da tempo. Ormai decomposto. Non so se predato o meno. Di sicuro, qualche carnivoro si è nutrito del volatile: le penne erano spezzate.
Matteo Barattieri - Comitato per il Parco di Monza
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