Metti una domenica su a Sartirana ovvero Sartirana chiama Monza
"Piove tanto?", domanda la Elena da Merate. "No, pioggerella gradevole, scozzese, direi." Va be', più o meno. Una foratura alla bici mi obbliga ad una tappa forzata.
La pioggerella sopra citata si trasforma in precipitazione battente. Il gusto di pedalarci sotto è impagabile.
Rari nantes, è proprio il caso. Siamo in pochi sulla riva del Lago. L'occasione è importante per stimolare spiriti ambientalisti. Un appoggio al locale Comitato Civico Ambiente, che sta conducendo una battaglia in favore di una gestione della Riserva del Lago di Sartirana finalmente degna del rango che spetta al sito.
Negli ultimi tempi ci sono stati tagli di alberi. Poca roba, a dire il vero. Ma è giusto vederci chiaro e capire quali sono i piani dell'ente responsabile: i progetti relativi saranno esaminati dal gruppo, con il quale noi del Comitato Parco di Monza siamo in contatto. Ed è una occasione per richiamare una volta di più l'attenzione sul piccolo bacino d'acqua. E la stampa locale dimostra interesse e sensibilità per la faccenda. Percorso lungo, bagaj: van ricalibrati usanze e principi ahinoi consolidati nel tempo. Lavoro sul piano culturale, insomma.
Un paio di simpatici striscioni, preparati ad hoc vengono srotolati. Lucherini svolazzano tra gli ontani, more solito. E ci concediamo una passeggiata finale tra pozze e palta. "Giornata uggiosa, da stare a casa al calduccio", disann. Nossignori: anche sotto millimetri d'acqua, la nostra Brianza sa dare il meglio di sé.
Il ritorno in bici è una volata piacevole: Sartirana chiama Monza, Monza chiama Sartirana.
Matteo Barattieri
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