FOTO: MARIO MAINO
Fino a qualche anno fa nel Parco di Monza si incontravano solo scoiattoli rossi (sciurus vulgaris) e cioè la specie autoctona che popola boschi e foreste, dalla pianura alle Alpi, rendendoli vivi ed animati. Non c’è dubbio, infatti, che l’incontro con questo grazioso animale susciti emozione ed interesse. Vero e proprio acrobata, si muove agilissimo sui tronchi e tra le fronde in perenne quanto frenetica attività.
Poi venne il grigio, lo scoiattolo americano, alieno ed invasore, decisamente più grosso e potente del rosso, simpatico ed attraente anch’esso. Il problema è che conduce in modo repentino ed inesorabile il cugino autoctono all’estinzione, sottraendogli letteralmente lo spazio vitale.
Che fare? Pare ci sia un unico modo per salvare il nostro scoiattolo che consiste nell’eradicazione del cugino grigio. Certamente il termine fa impressione: si tratta di eliminare gli scoiattoli grigi per salvare la specie autoctona dall’estinzione. Esistono altri sistemi? Non lo so…il dibattito è aperto! Certamente non possiamo permetterci di veder scomparire il nostro acrobata dei boschi senza far nulla!
Edo
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