domenica 16 gennaio 2022

E dal Lambro spuntò un palombaro ovvero ad acquatici (IWC) coi volontari nel Parco

16 gennaio 2022

FOTO: MARIO MAINO

Una chiazza scura si invola rapida sulla riva del Lambro. Sponda destra, proprio la sponda del Lambro utilizzata e percorsa dallo scrivente per i censimenti IWC ovvero i conteggi degli uccelli acquatici svernanti.

L'IWC è iniziativa ufficiale e globale, ogni anno, e serve a fotografare la situazione degli uccelli acquatici.
Interessa una serie di siti scelti da coordinatori ed esperti. Anche il nostro Parco è nella lista: il fiume della Brianza per eccellenza, nel tratto tra il punto di ingresso a San Giorgio e le Grazie vecchie, e i due Laghetti (maiuscola d'obbligo).



La comitiva è piccola ma ben motivata. E abbiamo anche un esperto: il Riccardo Rossi da Lissone, allievo - mica roba da poco - dell'Andrea Galimberti, ornitologo e docente universitario di sicura fama. All'opposto - verrebbe da dire, e senza offesa, va da sé - c'è invece chi non ha nemmeno il binocolo. Roba che se lo sa la coordinatrice regionale IWC, Violetta Longoni, mi toglie il ruolo di inviato speciale in quel di Monza (praticamente sotto casa, la mia). La brava Violetta stia tranquilla: ho già provveduto al conteggio il 7 gennaio.

La chiazza scura di cui sopra è mica una semplice gallinella, come si poteva ipotizzare.  Nossignori. Si tratta di roba da piccolo brivido ornitofilo. Merlo acquaiolo: un uccello palombaro che vola sotto la superficie dei corsi d'acqua. La specie, un tempo confinata su torrenti e ruscelli in ottimo stato, magari montani, ha da qualche anno preso a frequentare il Lambro nel tratto brianzolo. Anche nel Parco. Un gioiellino, spieghiamo io e il Riccardo. Per me, la prima osservazione nel Parco. 

Uno dei due Marco, dalla sponda del Laghetto, si diverte a scattare foto. Mentre c'è chi usa il cellulare in luogo del binocolo: come fare di necessità virtù. "Bello vedere il Parco al mattino presto, quando non c'è ancora nessuno", commenta la Katia. Col passare delle ore, i sentieri si riempiono di gente. "...come mai pochi uccelli?", domanda qualcuno. Lunga spiegare che l'ambiente è quello che è. Van considerati aspetti quali estensione e profondità dei corpi d'acqua. Per la gran parte delle specie di zone umide, il Parco non offre spazi appetibili. Improvvisare pillole di biologia è tutt'uno con discorsi su presente e futuro del nostro Parco. E sulla sua storia.




Laura di Italia Nostra, tra un ricordo di Antonio Cederna e altre annotazioni, osserva come il merlo acquaiolo "non è che sia proprio grande come una gallinella". Corretto: ma a volte una visione di un istante può trarre in inganno. La signora mostra comunque occhio sopraffino: germani e compagnia cantante individuati anche a distanza. Buono a sapersi per prossime uscite. 

Ogni specie si merita la giusta considerazione da parte del gruppo. Mica nota da poco: uno si aspetterebbe entusiasmi di fronte al classico martin pescatore (visto al Laghetto). Tutt'altro. Si tratta di fenomeno registrato spesso in tanti anni di uscite. Per il neofita, anche un gabbiano comune riesce a suscitare emozioni. 

Il prato della Cascina Molini di San Giorgio ospita da sempre un simpatico raggruppamento di gallinelle d'acqua. Spiace per questi pennuti, che adoro, ma non possono finire nei conteggi: siam troppo lontani dal corso d'acqua. In attesa di eventuali proteste di esponenti del partito dei rallidi, i totali parlano di:
gallinella d'acqua (appunto) 12
airone cenerino 2
gabbiano comune 33
anatra mandarina 20
germano reale 107
anatre germanate (sono i germani dai colori pasticciati) 9
oca domestica 5
oca cignoide 5

martin pescatore 1
merlo acquaiolo 2

Il gruppo si scioglie. Mentre discutiamo di prossimi appuntamenti. L'ann ca vegn l'è l'ann di pomm, con quel che segue. Intanto, ci aspettiamo che gli obbiettivi dei nostri grandi fotografi inquadrino da par loro il merlo acquaiolo. Si vive mica di solo martin pescatore.
 
Un grazie a: Riccardo Rossi, Katia Sotteri, Marco Masitti, Marco Fida, Davide Giangaspro, Laura Naj, Letizia Lusetti.

Matteo Barattieri

1 commento:

  1. Grazie Matteo per il simpatico e verosimile riassunto della nostra uscita di questa mattina! Per quanto mi riguarda posso dire che da neofita di questo particolare mondo degli uccelli acquatici svernanti è stata una bella occasione di conoscenza grazie alle tue descrizioni accurate delle varie specie il ns parco ospita. Oggi posso dire poter riconoscere tra i tanti e svariati tra loro, il verso del picchio verde e della cinciallegra! Molto prezioso è anche stato il contributo del giovane Riccardo, studente in biologia marina oltre che grande appassionato che ha sicuramente arricchito la nostra passeggiata!
    Alla prossima!

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