Il nostro Parco è chiuso per l'emergenza. Ci manca. E allora: una serie di testi e immagini per alleviare la nostalgia.
Correva il luglio del 2007 (credo): come sempre, ero impegnato con i campi estivi su in Valle Aurina/Ahrntal (Sudtirolo). Con un gruppo (più o meno accuratamente selezionato) avevo trascorso una nottata poco sotto la cima del Monte Lupo/Wolfskofel, in una baracca un tempo usata da cacciatori. La mattina, un suono lugubre, proprio sotto la mia testa: roba da film dell’orrore. Uno scoiattolo piazzato tra i rami di un albero. Da allora, uno degli obbiettivi, appena avessi posseduto un buon registratore, sarebbe divenuta la cattura di una traccia sonora di questo animale.
L’occasione si presentò una prima volta il 24 agosto del 2012. In realtà, ero intento a registrare altro, e strani rumori provenivano dagli aceri. Uno scoiattolo rosso, pensa te. A perfetta distanza dai microfoni.
A fare da sfondo, le balie nere, presenza tipicamente agostana per noi, e qualche altro volatile.
Qui distinguiamo un lamento iniziale, una serie di gemiti soffocati e una latrato simile ad uno sbuffo, accompagnati dal picchiettare delle unghie sul tronco di un acero. Il luogo: le aree a nord di Cascina Frutteto.
Qui distinguiamo due latrati simili a sbuffi e un gemito soffocato, oltre al picchiettare delle unghie.
Il sonogramma relativo a questa ultima traccia è più sotto.
Questo sonogramma è invece riferito ad una parte di una traccia pubblicata da Geoff Sample, nel suo volume: "Wildlife Sounds" (Harper Collins Publishers, 2006).
La traccia consiste quasi esclusivamente di brevi sbuffi. Si può notare una buona corrispondenza con i suoi emessi dagli scoiattoli del nostro Parco.
Dettaglio interessante: in rete non ci sono molte registrazioni di scoiattoli europei. Un modo carino per mettere in evidenza il Parco di Monza.
Alla prossima
Matteo Barattieri - Comitato per il Parco di Monza
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