Poi dicono che Facebook serve solo a sfogare bassi istinti...
Dalla nostra pagina "Parco di Monza per sempre"
Mario Cerchiai pubblica un interessante post su un fungo da lui osservato e fotografato.
Ecco cosa scrive il nostro Mario: "Parco di Monza, lungo Roggia Pelucca in prossimità della sua uscita dal Parco - Ottobre : Paxillus gen....a breve spero di aggiungere la specie, devo verificare se in simbiosi con ontano o meno."
Chiamo in causa l'esperto ovvero Fabio Mauri, micologo monzese di alto livello.
Ecco un suo primo parere:
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Premetto che il signor Mario Cerchiai ha dato una interpretazione corretta, cercando anche di comprendere se vi siano ontani nei paraggi.... Perché nel genere Paxillus vi sono due specie "capostipite" una, Paxillus rubicundulus ( 😛. filamentosus) legata agli ontani, mentre Paxillus involutus cresce ovunque (ontani non esclusi).
Per cui l'autore del post giustamente ha citato solo il genere.
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Aggiungo una mia chiosa: "Nota a margine. In zona non ci sono ontani."
Replica di Fabio: "Matteo Barattieri infatti ha la faccia di involutus, P. rubicundulus è piccoletto e arrossa molto"
E poi Fabio ci spiega una serie di cose interessanti, a lui la parola:
"""""""""Per i colori piuttosto chiari posso pensare che si tratti di Paxillus involutus sl. dove sl. sta per sensu lati. Vale a dire che quella specie non è determinabile con precisione solo da una foto, poiché in seguito a indagini molecolari, quello che si chiamava Paxillus involutus è stato suddiviso in sei specie diverse non facilmente separabili morfologicamente. Ad esempio Paxillus smmoniovirescens si riconosce perché il cappello diventa verde dove bagnato con ammoniaca, P. cuprinus e P obscurisporus hanno spore in massa più scure, e il primo cresce sotto conifera. Poi con il microscopio è possibile fare verifiche sulle spore. Insomma dare un nome esatto non è possibile dalla foto ed è difficile anche in presenza, però se lo si chiama Paxillus involutus si arriva molto vicino o si indovina.
Infine ... Si tratta di specie tossica molto subdola, può essere consumato impunemente senza conseguenze ma improvvisamente causare la morte per emolisi allergica. Ne sa qualcosa Julius Schäffer, insigne micologo che morì di Paxillus nel 1944
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un grazie a Fabio e Mario
Matteo Barattieri
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