domenica 22 marzo 2020

Se vi manca il parco di Monza - parte 13: Unter den Linden in salsa monzese


Il nostro Parco è chiuso per l'emergenza. Ci manca. E allora: una serie di testi e immagini per alleviare la nostalgia.

Per tutti o quasi, è un gradevole benvenuto che il Parco ci regala quando entriamo da Porta Monza. Per tanti corridori è il punto di partenza e di ritrovo per le sgambate. Ed è luogo di appuntamento per tante iniziative. E' il Viale dei Tigli.

Unter den Linden: letteralmente "Sotto i tigli" (die Linde, femminile, è il tiglio in tedesco). La strada più famosa di Berlino. Il nostro Viale dei Tigli al Parco non ha niente da invidiare alla - più nota - via berlinese. Anzi. Spiegava il bravo Giorgio Buizza - agronomo, autore di tanti progetti sulle alberature del Parco, e direttore negli anni '80 del Parco per un breve periodo - che il nostro viale summenzionato ha molte più piante di tiglio rispetto alla versione tedesca.

Gli alberi di tiglio sono disposti in più filari paralleli. La visione ha un tocco di monumentalità, ma discreto come si deve ai grandi. E il tiglio è una grande pianta, ma misurata nella sua maestosità. E' molto amato dai giardinieri e dai progettisti di giardini e alberature. Per la sua eleganza, certo, ma non solo: è pianta robusta e resistente. Nel periodo delle fioriture, ci mette un tocco prezioso: il profumo. Se si aggiunge che dal tiglio proviene un miele tra i più diffusi ed apprezzati, il gioco è fatto.



Se percorrete il Viale dei Tigli, l'invito è a soffermarsi sulle caratteristiche della pianta: la chioma ben strutturata, il fusto verticale, le foglie a forma di cuore. Non solo. Alla base del fusto, si vedono spuntare delle pianticelle. Sono i polloni: ramificazioni (sorte di pianticelle), che si formano partendo dalla base della pianta. Non è fenomeno comune a tutte le specie, ma è molto tipico per il nostro tiglio. 
Il botanico di turno vi spiegherà che nel Parco abbiamo più specie di tiglio. E che esistono più varietà, selezionate nel tempo dai giardinieri sulla base delle caratteristiche. Come spesso capita per le piante, anche i tigli hanno la tendenza ad ibridarsi, cioè a dar vita ad incroci. Il tiglio è anche specie forestale, tuttavia, non dimentichiamolo. Memorizziamone le caratteristiche - non è operazione da riservarsi ai tecnici del settore - e cerchiamone esemplari in giro per la nostra città, oltre che al Parco. Una puntata ai Boschetti ci permetterà di individuare un altro Unter den Linden locale (vedi mappa). In questo caso, le piante hanno tutte una caratteristica struttura a candelabro. Non casuale, ovviamente.


E se andate fuori porta, una piccola curiosità. A Figino Serenza - lungo un sentiero che costeggia dall'alto la gola del Torrente Serenza, a poca distanza dalla locale scuola media - c'è uno strano boschetto a tigli. I polloni (vedi sopra) vengono solitamente tagliati dai giardinieri. In questo caso, invece, hanno avuto la possibilità di svilupparsi liberamente negli anni. Fino ad assumere le fattezze di veri e propri alti alberi, che fan da cornice al tronco madre. Uno spettacolo affascinante. Molto probabilmente - ipotesi del sottoscritto - si tratta di una piantagione di tigli (che sono ordinati in classici filari), non più curata dall'uomo. 

(Ieri ho mancato all'appuntamento con questa serie, scusate. Oggi, chissà, doppio appuntamento).

alla prossima
Matteo Barattieri - Comitato per il Parco di Monza

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